Posto fisso: croce e delizia del pubblicitario/marketer o creativo che sia

Il lavoro è come la carriera di un attaccante.

Prima devi segnare. Se sei un bomber, la prima stagione ne fai 14 in B. Poi ti consacri, ne fai 18. Arriva il momento di salire di categoria. Te ne stai buono buono, sgomiti dalla panchina, sfrutti i ritagli di partita, e fai 15 presenze e 5 gol. L’anno dopo vai in doppia cifra. È possibile ti noti la grande squadra. E allora ricominci da capo: sei di nuovo l’ultimo arrivato, e devi guadagnarti il rispetto a suon di prestazioni.
Devi segnare, devi portare risultati.

Ogni volta che si parla di annunci di lavoro, non c’è nulla da fare, spunta sempre qualche nullafacente e nullapensante che deve improvvisarsi sindacalista di provincia e parlare a caso, esprimendo la propria indignazione, spesso in modo poco sensato.
“Lo stipendio fisso è troppo basso!” (e loro guadagnano 15k l’anno, lordi, a partita iva).

“Con tre anni di esperienza sei un senior!”

(no, ignoranti: con 3 anni d’esperienza sei ancora poco più che un Junior, nel campo dell’adv)

“Uno veramente bravo non lavorerebbe mai per 1300 euro al mesehhh”

(e loro non sanno neppure la differenza tra partita iva e contratto a tempo indeterminato).

E così, oltre a stabilire l’ovvio, ovvero che chi (s)ragiona così è una persona abbastanza inutile, oltre che un professionista miope e quindi mediocre, voglio darvi qualche consiglio costruttivo per evolvervi da digicapre ed essere pensanti.

Posto fisso non vuol dire arrivo nell’azienda A e sto là per 50 anni.. vuol dire entro, ho più tranquillità, lavoro duramente, quando mi sento pronta vedo se ci sono possibilità di salire in azienda e se non ci sono cambio.

1. Un contratto a tempo indeterminato, tra i 1200 ed i 1400 euro netti al mese, per 14 mensilità, con tutte le tutele e le garanzie del caso, vale almeno quanto 30.000 euro fatturati in un anno a partita iva.

Se poi ci aggiungete cose come formazione continua a carico dell’azienda, ambiente di lavoro stimolante ed accogliente, flessibilità oraria e reale possibilità di fare carriera e costo della vita basso del luogo nel quale è proposto, fermarvi solo al fisso mensile è da deficienti con patente internazionale. Non c’è via d’uscita: chi guarda solo al fisso mensile, è una persona DA NON ASSUMERE, mai. Per motivi così ovvi che non perdo tempo ad esporli.

2. Se siete così fenomeni e tirate su oltre 3000 euro al mese

con la vostra partita iva, lavorando in un paese come l’Italia, dove il 90% dei clienti sono micro-imprese con micro-budget che a partire da Luglio intonano il “se ne parla a settembre” e vi tolgono la commessa, è molto difficile che commentiate in un certo modo le offerte di lavoro che non vi interessano. Semplicemente, le ignorate.

3. Vi svelo un segreto, riprendendolo dal punto due: vivete in Italia, dove il vostro cliente tipo è un ristorante/parrucchiere/centro estetico con 200 euro di budget al mese da investire sui social, adv incluso.

Queste, almeno, sono la maggior parte di clienti che incontrerete (io lo so, ho la partita dal 2014 ed ho sempre incrementato il mio fatturato, ogni anno). Ci sono poi tante agency (quasi tutte piccole e poco affidabili lato costanza delle commesse) ed i grossi e-commerce, che raramente si affidano a singoli free lance e, quando lo fanno, comunque pagano poco. ”

4. “Dopo 3 anni non sei un senior!”.

Ecco, chi scrive questa idiozia è ovviamente in malafede o del tutto ignorante in materia. Dopo tre anni di campagne, ammesso abbiate lavorato con certi budget (noi gestiamo anche account da 1000 euro al giorno) e tanti clienti diversi, siete di sicuro non più alle prime armi, ma molto lontani dall’essere dei senior. Avete dunque molte altre cose da imparare, in un settore che cambia praticamente ogni mese. Poterlo fare con senior veri, con oltre 6-7 anni di esperienza, per voi è un valore aggiunto enorme. Se lo ignorate, andate al punto 1.

Quello del digital marketer è un settore che cambia così spesso e così tanto, che ci vede a prescindere tutti come neofiti con esperienza. Chiaro che, mentre per alcuni lavori bastino anche 6-12 mesi per avere buona padronanza, in quelli dove molto varia spesso, serve molto più tempo.

A livello mondiale devi trovare un punto di riferimento. Anche cultura e titoli di studio sono due cose ben diverse, ma per convenzione esistono le lauree ad attestare (in teoria) certe conoscenze.

Pensare ed agire fuori dagli schemi significa anche questo:

Idem qui: in teoria, se non hai almeno tre anni di esperienza, non vai bene per quello che devi fare con noi. Poi, se sei un fenomeno, mandi una bella candidatura con lettera motivazionale, casi studio ed oggetto top e vieni preso anche se fai questo lavoro da meno di 12 mesi. Pensare ed agire fuori dagli schemi significa anche questo.

Nel 2020, se non hai almeno 3 anni di pregresso nel campo adv, è ovvio che tu sia un junior che non può avere troppe pretese. Con 3 anni hai un livello sufficiente, da compenso sufficiente. Fermo restando che, ovviamente, se sei un fenomeno, in 3 anni impari più cose di un sottodotato in 6.

Esistono ottime eccezioni anche in Italia, conosco anche colleghi del settore che guadagnano bene e lavorano nel sud italia. E con “bene” non intendo 3000 euro al mese, ma anche oltre il doppio.

Non devi per forza fuggire all’estero se sei molto bravo in qualcosa.

Anche in Italia, persino nel sud, con un po’ di fortuna trovi ottime opportunità. Di sicuro devi essere molto più bravo, intelligente, caparbio e preparato di chi emigra alla prima difficoltà, ma puoi riuscire.

I fenomeni ci sono anche in Italia e, anche in Italia, guadagnano benone.

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