Rispondo a Luca, che in una mail mi chiedeva: ” Ciao Leonardo, visto che sono interessato a dei nomi di domini alternativi, mi stavo chiedendo a riguardo se un sito con domini stranieri (.am, .co, .im, ecc…) potesse dare problemi per quanto riguarda l’indicizzazione nei motori di ricerca (per esempio google.it penalizza per dire i domini .au? O un sito il cui dominio è straniero ma il contenuto è italiano?) La mia domanda si riferisce alla creazione di domini un po’ particolari tipo www.instagr.am) che ultimamente pare essere una tendenza abbastanza in voga. La mia domanda si riferiva per i casi in cui usare un dominio straniero per creare domini particolari (es: instagr.am oppure basili.co), non tanto per quanto riguarda l’approccio al multilingua…temo di aver posto la domanda in modo scorretto, edito subito”
Rispondo a Luca nel seguente modo:
Premetto che Google di per se non penalizza i domini stranieri sulle sue serp. Se indichi correttamente nel codice il target geografico dei tuoi contenuti anche un sito .am o .co si possono posizionare senza problemi, quindi il lavoro che devi fare è indicare la lingua della pagina, dovresti usare lang=”it” se è in italiano, lang=”de” se è in tedesco e così via.
I meta sono dei suggerimenti che diamo a google, per fargli capire di cosa parla la nostra pagina. Nota che non sempre li prende in considerazione, in alcuni casi genera lui una description in base al contenuto che trova scritto nella pagina.
Altrimenti, se si vogliono fare le cose in grande, ti dico poi che per esperienza diretta (realizzazione di un ecommerce multilingua con relativi domini stranieri associati) , a quanto ho capito (anche per la stretta collaborazione lato SEO con un professionista americano, formatosi in Google, che ha seguito proprio questa parte) la cosa migliore, in caso di sito in lingua è far puntare ogni dominio straniero alla lingua in questione, noi, ad esempio, abbiamo fatto puntare il .it all’italiano, il .de al tedesco, il .fr al francese e così via. In questo modo puoi anche localizzare al meglio i contenuti, non limitandoti alla semplice traduzione di questi.
Comunque su tutto, vale la regola: Content is king, ne parlo nella mia guida