Blog di ricette: quando il fattore (SEO) è determinante nel successo.

Tutti a fare food blogging; ma quanto conta il fattore (SEO)?

Quanto è determinante nel successo di un blog di ricette?

Partendo dal presupposto che nel tuo sito di ricette già ci siano ricette con foto passo passo, giuste categorizzazioni e microdati  su ricette già perfettamente ottimizzate in termini SEO, altri fattori fondamentali quali potrebbero essere?

Quanto può essere difficoltoso posizionarsi in Google con un sito di questo tipo, visto che 9 su 10 se cercate “ricetta di… ricetta del… ricetta per la…” vi esce o GialloZafferano diretto o qualche blog ospitato sulla sua piattaforma.


L’autorevolezza del portale in sè per sé (es. traffico storico, menzioni del brand, link buidling) siccome lo qualifica come una fonte autorevole e apprezzata di ricette.

Ne parlo in maniera approfondita in questo articolo:

Ho per anni scritto e contribuito alla strategia SEO di un famoso portale di ricette scritte da Chef, che compete con alcuni dei più famosi magazine di cucina. Molte volte abbiamo avuto successo aggredendo keyword trascurate dai competitor, scrivendo contenuti molto esaustivi. Dunque ti direi che due fattori determinanti sono una attenta analisi SEO e la qualità dei contenuti.

Fare brand awareness

Tuttavia è davvero difficile scardinare Giallo Zafferano e co dalle prime posizioni. Ai due punti sopra integrerei una attività di brand awareness molto forte e a lungo termine e soprattutto lavorerei su immagini e video di qualità e soprattutto personali e non stock (cosa che preciso su Primo Chef non avveniva).

Infine da non sottovalutare la stagionalità.

Inutile scrivere di bagna cauda ad agosto, per dire!
Spero di averti dato qualche spunto utile

Ho portato avanti questo progetto e dietro deve esserci un progetto completo, non solo seo organica ma proprio posizionamento del brand, quindi strategia di digital marketing a tutto campo. Come si diceva una volta: devi farti un nome.

Dispiace molto dover leggere in una discussione sulla Seo ancora parlare di posizioni, backlink, ottimizzazione. Come se fare belle foto ad una ricetta sulla torta di mele vi consentirà di scalare la serp. Il Seo è un mezzo e non il fine.

Guadagnare con i numeri delle visite è dura durissima troppa concorrenza.

Sui blog di cucina fare seo è un po’ come allenarsi per partecipare alle Olimpiadi pur pesando 200kg.
I blog di cucina ormai sono un biglietto da visita se vuoi farlo come lavoro vero, perchè guadagnare con i numeri delle visite è dura durissima troppa concorrenza. C’è da dire che se poni la domanda con qual è il fattore seo che determina il successo di un blog di cucina queste sono le risposte

Esattamente. Solo chi ha già capito il potenziale delle cose riesce a cogliere l’utilità del mezzo. Un tempo credevo pure io che salire sui motori di ricerca servisse a farsi conoscere. Poi è bastata una comparsata in TV a farmi cambiare idea. Parliamo di quasi 10 anni fa quando ho seguivo un mio cliente chef ed avevo iniziato a seguire questo settore ovviamente io sotto l’aspetto tecnico. Adesso questo chef segue una strada fatta di immagine, media, persone, utilità e social ed io mi occupo sempre dell’aspetto tecnico di alcune cose.

Faccio premessa che la SEO non basta, però noto che la domanda non è quella, la domanda è “quali sono i fattori determinanti per la SEO di un blog”.

Premesso che i fattori determinanti per la SEO sono praticamente tutti tecnici, in fondo l’ottimizzazione viene fatto per interessare i bot.
Quindi vai di schema.org, vai di pagespeed, ottieni più DA e PA, aumenta i backlink eccetera.

Detto questo, trovo molto più interessante il discorso  che riguarda TUTTO quello che c’è DOPO la SEO, e cioè “come fare in modo che gli utenti siano contenti”.

Questo significa un gran lavoro, significa che bisogna creare una “storia”, oggi, anche se non è del tutto vero, è già passata l’idea che si può avere tutto gratis, anche se non è vero, questo fatto ha drasticamente abbattuto il lavoro professionale, lo ha svalutato, come fare allora la differenza?

Pensate alle serie tv, pensate alle collane di romanzi, pensate alle saghe.

La gente vuole sempre le stesse cose, emozioni, cose interessanti, coinvolgimento, il tutto nell’epoca attuale si traduce in “history”.
Non per niente il successo maggiore ce l’hanno realtà come instagram, come tiktok, fortunatamente nel settore del food ancora non ci sono realtà affermate a livello mondiale, bisogna però riconoscere pure che diventare una realtà affermata a livello planetario non è affatto alla nostra portata.
A noi allora cosa rimane?
Le nicchie, quelle si che ci possono dare vantaggi enormi e sono anche immuni dall’influenza delle realtà internazionali.
Meglio sarebbe riuscire, creare una realtà composta da vari personaggi che facendo squadra…

Il problema è che difficilmente lavori a bocce ferme.

Ci sono tanti fattori che vengono valutati contemporaneamente, quindi c’è chi sarà più forte su un punto e chi su un altro.
Inoltre bisognerebbe vedere se magari il portale in questione è orientato su un dato argomento, potrebbe essere più bravo a posizionare ricette di un tipo che un altro.

Poni sempre attenzione alla qualità dei contenuti, pulizia del design, contenuti multimediali, dati strutturati i fattori del successo sono tanti, ma la base di tutto però deve esserci l’innovazione e la capacità di attirare il lettore

Contenuti originali (foto, testi, video) e magari una contestualizzazione che gli altri non hanno… originalità in tutto

Oltre a curare UX, Seo e contenuti io punterei su una nicchia, ad es. ricette di riso o ricette di carne.

Avrai più possibilità di posizionarti sopra i big e in un tempo ragionevole.

in un settore così competitivo, la sola ottimizzazione seo non sia sufficiente.

Se si tratta di cucina, la community è probabilmente l’elemento più importante.

La ricetta , da sola, per quanto dettagliata, posso trovarla su mille portali, ciò che invece fa la differenza è lo stile comunicativo, il modo di raccontare il piatto, le sensazioni che la preparazione e l’assaggio suscitano.
Nei test che ho fatto, soprattutto a livello social,

i risultati migliori lo ho ottenuti quando, oltre alla foto ben costruita, e la ricetta, ho costruito e raccontato una storia attorno a quel piatto.

Nel senso che la ricetta, una volta fatta, dopo poche ore, esaurita la potenza social, che ci faccio? La posso anche buttare perché non produce più traffico.
Se invece ottimizzo il lato Seo non è così. Ho (o meglio avevo, prima di fare un errore clamoroso di redirect) una ricetta di carbonara che da sola mi faceva 15.000 visite al mese, tutti i mesi, anche se non apro il blog per un mese.
la potenzialità social di una ricetta a differenza di altri contenuti in realtà è molto longeva.

Prova una ricetta particolare, e vedrai che a differenza di qualsiasi altro post, continuerai a ricevere feedback su quel piatto.

Pubblicato in Corso SEO, Strategie e risorse.