Target, Mercato ed obiettivi del progetto web.

Target, Mercato ed obiettivi del progetto

targettizzazione nel web marketing

targettizzazione nel web marketing

Prima di intraprendere qualsiasi azione, sia di marketing web sia nella vita di tutti i giorni, occorre definire al meglio gli obiettivi che intendiamo raggiungere. Solo in questo modo, cioè avendo ben chiaro il nostro “scopo” potremmo studiare ed adottare tutte le soluzioni per raggiungere le nostre aspirazioni.
Nello specifico, parlando della promozione di un sito sui motori di ricerca, dobbiamo capire che un buon posizionamento è un mezzo per raggiungere qualcosa e/o qualcuno; non è assolutamente da confondersi con l’obiettivo finale del progetto internet.
Infatti, se vogliamo maggior visibilità non è per lodarci ma perché questa ci permette di poter vendere i nostri prodotti, raccogliere sempre più utenti attivi, incrementare gli introiti pubblicitari, etc.
Per tanto, come prima cosa per iniziare col giusto piglio attività di promozione on-line di un sito 

internet occorre definire questi 3 punti fermi, rispondendo a queste “semplici” domande:
Obiettivo: qual è la mia motivazione?
Target: a chi mi sto rivolgendo?
Mercato: che lingua parlano i miei utenti?
E se il sito ha più scopi? Solitamente è consigliabile concentrare le proprie energie su pochi obiettivi alla volta, quindi l’ideale è raccoglierli tutti ed ordinali per priorità e scegliere i primi due o tre al massimo (fra quelli con priorità maggiore).

il target è una parola inglese che significa bersaglio, è un termine usato in economia che definisce a chi si riferisce una certo bene e quali siano i potenziali clienti, per esempio una crema adesiva per dentiere è difficile che la si venda in un asilo perchè la usano le persone più anziane, quindi si può dire che il target della crema per dentiere sono uomini e donne sopra i 50 anni di età. Stabilire il target è fondamentale perchè da questo derivano scelte aziendali come per esempio dove posizionare un punto vendita, se mettere commessi giovani o no, decidere a chi è rivolta la nostra pubblicità e molti altri aspetti.

Per parlare di targeting dobbiamo avere chiaro il concetto di segmentazione. In termini tecnici: la segmentazione è il processo di suddivisione del mercato in gruppi (segmenti) omogenei di consumatori in base ad uno o più parametri. I consumatori all’interno di ogni segmento hanno caratteristiche simili tra loro. Per farla semplice: segmentare vuol dire dividere il mercato in tanti piccoli gruppi di consumatori simili tra loro (per età, reddito, comportamento, ecc.) in modo da scegliere a quale (o quali) di questi gruppi vogliamo rivolgerci.
Definire il target significa individuare una destinazione, che a seconda del campo di utilizzo può essere un mercato, un consumatore, un cliente, un utente.

Si crea un profilo quindi con una quantità di informazioni relativa al grado di specificità del progetto al quale si vuole arrivare; più sono i dati e informazioni e più è mirata la strategia di vendita.

Queste informazioni riguarderanno età, sesso, gusti, ma anche altri dati come ambiente culturale, professione, stato civile, frequentazioni, preferenze, ecc.

Questo profilo, questa raccolta di dati, verrà analizzata per conoscere approfonditamente il target preposto, per capire quali sono le esigenze di questo utente, cosa necessita e cosa potrebbe usare o acquistare e quindi se ne trarranno delle conclusioni sul percorso progettuale da intraprendere per infine definire tutte le tattiche opportune per un’ottima comunicazione del progetto.

Il target marketing è il segmento di mercato di riferimento di un prodotto o di un servizio che l’azienda si propone di raggiungere. Per identificare il target i servizi marketing dell’azienda analizzano le caratteristiche del potenziale cliente, le ragioni e le modalità di acquisto. Un’analisi del target può essere sintetizzato nella regola delle 4W:

Who. Chi acquista.
When. Quando acquista.
Where. Dove acquista.
Why. Perché acquista.
Le quattro W possono essere sintetizzate in un’unica domanda: “a chi devo vendere?”. Rispondendo a questo l’azienda delinea il profilo del proprio target di riferimento. Il target marketing web non è sempre coincidente con la reale clientela dei prodotti e servizi. Sulla base del target l’azienda costruisce la propria strategia marketing web e la campagna di comunicazione per promuovere la vendita dei propri beni/servizi. La clientela è, invece, l’effettivo acquirente dei beni/servizi. L’analisi marketing web è efficace soltanto nel caso in cui il target marketing è coincidente con il profilo effettivo della clientela. Il target marketing si distingue dal target di comunicazione che, invece, identifica soltanto il destinatario di una comunicazione pubblicitaria.
Quindi con il target marketing web

Usando una strategia di marketing web targettizzato, l’azienda sceglie diversi segmenti di mercato e definisce offerte separate per ognuno di essi. Il marketing targettizzato produce un volume di vendite totali maggiori rispetto a una strategia di marketing web indifferenziato. Deve sostenere i costi legati ai piani di marketing, alla ricerca di mercato, alle previsioni di vendita, all’analisi delle vendite, alla pianificazione delle promozioni, alla pubblicità per ogni marchio.

 

Per esempio:

Il marketing strategico applicato al mercato web italiano del pet food; dove il target è individuabile su una specifica categoria, che sia il cane, o che sia il gatto, ma sempre specifico e ben identificato.
che si propone di svolgere un’analisi del mercato italiano del petfood, in modo da fornire un panorama esaustivo alle imprese che decidessero di entrarci, o ad imprese in esso già presenti, in cerca di nuove strade da percorrere o di riposizionamenti.
Vi è anche l’osservazione sul macroambiente, sulla distribuzione e sugli ordinanti ed opinion leaders del mercato.
Il mercato del petfood si caratterizza per una non coincidenza tra la figura del target di consumo, e quella del target d’acquisto, e di conseguenza l’analisi della domanda si concentra sulle due figure principali, vale a dire quella degli animali domestici (cani e gatti), che consumano direttamente il prodotto per assolvere ad un bisogno primario, fisiologico d’alimentazione.
Si analizzerà anche il fenomeno sociale che ha portato ad una crescente presenza di animali presso le famiglie italiane, e la crescita della disponibilità dei consumatori ad alimentare i propri animali con prodotti industriali.
Dal lato dell’offerta si cercherà di individuare i competitors e le loro caratteristiche salienti, di capire dove questi operano e risultano forti, analizzando le loro strategie attuali e future, i loro punti di forza e debolezza e le performance raggiunte.

Ringraziamo per la redazione di questo articolo il Dott. Leonardo Calabresi, ESPERTO IN: Marketing e strategie commerciali avanzate, indicizzazione e posizionamento siti ed il professor Johan Merke.

Pubblicato in Strategie e risorse.