Due giovani aspiranti grafici pubblicitari ed un web designer mi hanno detto che oggi è normale dire skillato (skilled).
Per esempio: “Cercano qualcuno più skillato o Sono troppo skillato per loro.”
Voi lo avete mai sentito?
Se siete informatici, grafici, o lavorate nel mondo del web saprete sicuramente di cosa sto parlando, ma alle orecchie di un linguista dell’Accademia della Crusca il termine può suonare orribilante.
Skill significa abilità/competenza, in Italiano ovviamente esiste il termine “competente” per indicare la medesima cosa.
A me personalmente se il terminte viene usato nell’ambiente in cui è nato non mi da nessun fastidio. Il mondo dell’informatica, addirittura il video ludico ha generato molti termini del genere che sono giustificati da esigenze di immediatezza di comunicazione e dalla elevata mescolanza di linguaggi di sviluppatori provenienti da diversi paesi.
Non me ne vogliano i puristi della lingua italiana, skill viene utilizzato sempre più spesso anche nei media più noti. Credo che la sua diffusione prevarrà molto più ampiamente che sui nostri gusti linguistici, è molto usato nel lessico aziendale. Più in generale, non possiamo evitare che nascano neologismi di questo tipo, perché sono adattamenti dall’inglese sempre più frequenti in tempi, e soprattutto in contesti, di bilinguismo. Nelle grandi aziende si parla sempre più spesso in inglese e quindi è inevitabile che dall’inglese arrivino parole come skillato, pitchare, matchare e tante altre.
Io mel settore informatico, credo averlo sentito per la prima volta almeno una quindicina d’anni fa. Vi lessi, e continuai a leggervi, una sfumatura, rispetto al generico “competente”.
SKILLATO: Indica l’informatico che ha un insieme di competenze specifiche.